
Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
È legittimo l’avviso di accertamento fondato sull’antieconomicità della gestione aziendale, anche nella ipotesi in cui questa concluda il proprio esercizio annuale con un utile talmente esiguo, a fronte di ingenti investimenti sostenuti, da far ritenere senz’altro sconveniente il rischio d’impresa sopportato in rapporto al risultato conseguito. È questo l’innovativo principio sancito dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 31814 del 05.12.2019.
La vicenda in esame trae origine dalla notifica di un avviso di accertamento per antieconomicità della gestione d’impresa, con cui si contestavano ad una ferramenta maggiori ricavi, dal momento che essa, a fronte del sostenimento di costi pari ad euro 980.049, aveva dichiarato il conseguimento di un reddito d’impresa pari ad euro 10.104 e ricavi pari ad euro 809.905, quindi significativamente inferiori e insufficienti per remunerare il capitale impiegato.
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